Siti archeologici in Sardegna

  • Tempio di Antas

Per gli amanti delle visite storico-culturali, la Sardegna riserva sorprese. La regione infatti presenta una varietà diversificata di resti archeologici, testimonianza della ricchezza di insediamenti in differenti epoche; è possibile visitare resti prenuragici e nuragici, siti fenici e romani. Il numero delle aree archeologiche rende la Sardegna un vero e proprio “museo a cielo aperto”.

Nuraghi e villaggi nuragici

Nuraghe Losa La civiltà nuragica si sviluppa dall’età del bronzo come fenomeno caratteristico sardo e prende il nome dalle architetture megalitiche che l’hanno caratterizzata, i nuraghi appunto. Tutta l’isola né è ricoperta, con maggiore o minore densità, essi sono senz’altro la cifra specifica del paesaggio sardo. Il villaggio nuragico di Su Nuraxi è il più grande della Sardegna, si trova nei pressi di Barumini , nella provincia del Medio Campidano. Per raggiungere la località è sufficiente seguire la SS 131 fino allo svincolo per la statale 197 in direzione Villamar per giungere a Barumini : il villaggio si trova a 1 chilometro dal paese, in direzione di Tuili. È possibile effettuare visite guidate; tutte le informazioni circa orari e prezzi sono reperibili sul sito della Fondazione Barumini che gestisce il villaggio.

In provincia di Oristano, un altro esempio ben conservato e rappresentativo di questa architettura è il nuraghe Losa . Situato su un promontorio nei pressi di Abbasanta , è visibile lungo la SS 131. Costruito in rocca basaltica è costituito da un maschio, un bastione trilobato e un doppio ordine murario a protezione della struttura. Per le informazioni su orari e prezzi è consultabile il sito Nuraghe Losa.

Pozzi sacri in Sardegna. Santa Cristina

Santa Cristina Pozzo Sacro Un altro esempio di struttura archeologica molto presente sul territorio sardo è il pozzo nuragico . Queste costruzioni ipogee, costruite durante l’età del bronzo, erano destinate a scopi sacrali, esattamente al culto delle acque. Il complesso archeologico di Santa Cristina è uno dei più importanti luoghi sacri della civiltà nuragica che conserva ancora intatto il pozzo e il profilo di pianta del tempio situato attorno ad esso.

Come il nuraghe Losa, anche Santa Cristina si trova nell'altopiano basaltico di Abbasanta , nei pressi del comune di Paulilatino ; è raggiungibile dalla SS 131. Il pozzo conserva le sue strutture: l’atrio, la scala e la tholos sotterranea che raccoglie l’acqua sorgiva. Il biglietto di ingresso costa 5 euro (per adulti) e gli orari estivi sono 9,00 – 13,00 e 15,00 – 19,30.

Dolmen e Menhir in Sardegna

Pranu Mattedu I menhir e i dolmen sono megaliti eretti in epoca preistorica. I primi sono monoliti conficcati nel terreno, mentre i secondi sono polittici a camera singola utilizzati a scopo funerario. In Sardegna moltissime sono le testimonianze di architettura megalitica, fra le più importanti citiamo Pranu Muttedu e il sito di Laconi. Pranu Muttedu si trova in provincia di Cagliari e con i suoi sepolcreti e reperti rappresenta l’area funeraria più importante della Sardegna preistorica. Il sito è composto da due sepolcreti attorniati da costruzioni sacrali e da menhir; nelle vicinanze l’area è arricchita da una necropoli ipogea. L’orario estivo è 9,30 – 20,30 con un biglietto da 4 euro.

In provincia di Oristano, a Laconi , sono state rinvenuti centinaio di reperti archeologici di epoca preistorica: mehir di tipo proto antropomorfo e antropomorfo, statue-stele e stuate menhir che hanno costituito l’interessante Museo della Statuaria Preistorica in Sardegna , arricchito anche da altri menhir ritrovati in tutta la zona e nei centri vicini.

Siti fenici e romani in Sardegna

Tharros In provincia di Oristano, nel comune di Cabras, è situata questa antica cittadina. La sua posizione offre un bellissimo spettacolo: la visuale dalle rovine di Tharros abbraccia tutto il golfo di Oristano. Le origine fenicie di questo insediamento sono state rivedute a seguito di un ritrovamento che anteporrebbe la sua fondazione al periodo nuragico. Tharros, abbandonata dagli abitanti nel 1070 a seguito di attacchi dei Saraceni, è stata popolata prima dai punici e poi da romani, in un continuo stratificarsi di civiltà e di architetture. Il sito è aperto, in estate, dalle 9,00 alle 20,00; per arrivare da Cabras si segue la statale 6 verso San Giovanni di Sinis .

Il Museo Archeologico Nazionale di Cagliari

Il museo archeologico di Cagliari è situato in piazza Arsenale, all'interno della cittadella dei musei . La collezione è ricca di reperti dal periodo prenuragico a quello bizantino, esposti in una struttura a quattro piani. Il primo presenta i manufatti in ordine cronologico; il secondo e il terzo seguono criteri topografici, mostrando i siti in provincia di Oristano e di Cagliari; il quarto piano è quello riservato alle mostre temporanee.

Molti sono gli oggetti di epoca prenuragica e nuragica provenienti dai più importanti insediamenti regionali: statuette in pietà di divinità femminili, piccoli bronzi di guerrieri o di offerenti, raffigurazioni di animali. Interessante e ricca anche la collezione di oreficerie di periodo punico e bizantino. Il museo effettua chiusura settimanale il lunedì e sul suo sito è possibile informarci circa orari e prezzi.