Sapevate che la Sardegna è una delle terre con il più alto tasso di longevità al mondo? Nell'isola si vive bene e a lungo. In molti paesi dell'entroterra (ma non solo) diverse persone raggiungono i 100 anni e spesso li superano. Le aree dove si concentrano i centenari fanno parte della cosiddetta blue zone (zona blu).
La Blue zone in Sardegna
Il termine blue zone è utilizzato per identificare le aree del pianeta dove la speranza di vita è più alta rispetto alla media mondiale. A sviluppare il concetto e a pubblicare uno studio incentrato proprio sui centenari della Sardegna sono stati gli studiosi Gianni Pes e Michel Poulain. La ricerca ha individuato nell'isola tre zone blu, in Ogliastra, in Barbagia e nel Sud Sardegna.
La blue zone in Ogliastra
L' Ogliastra è la zona della Sardegna situata nella parte centro-orientale dell'isola. tecnicamente fa parte della più grande Barbagia anche se è identificata spesso come una zona a sé stante. Si tratta della zone della Sardegna con il più alto tasso di longevità. Non a caso, nel 2014 la famiglia più longeva al mondo si trovava proprio nel comune ogliastrino di Perdasdefogu : 8 fratelli per un totale di 828 anni. Ad essere interessati da un alto tasso di longevità sono in particolare alcuni paesi ogliastrini:
- Perdasdefogu
- Villagrande Strisaili
- Arzana
- Talana
- Baunei
- Urzulei
- Ulassai
La blue zone in Barbagia
L'altra zona blu della Sardegna si trova nella Barbagia "classica", quella di Ollolai e costituita dai paesi dell'entroterra della provincia di Nuoro :
La blue zone nel Sud Sardegna
Nella provincia del Sud Sardegna è stato identificato un solo comune appartenente alle zone blu:
- Seulo
Il segreto della longevità dei centenari
La longevità dei sardi dipende sicuramente da più fattori. Ad influenzare le prospettive di vita non sono soltanto i fattori genetici, ma anche quelli ambientali e lo stile di vita più o meno sano. Vediamo più nel dettaglio quali sono i fattori che, secondo gli studi, fanno la differenza e rendono l'Ogliastra e la Barbagia delle blue zones:
- Scarso o nullo tabagismo
- Dieta semi-vegetariana (carne assunta nelle giuste quantità e non troppo spesso)
- Assunzione regolare di legumi
- Attività fisica moderata e costante
- Importanza culturale del concetto di famiglia
- Abitare in un posto piccolo e isolato (come un'isola appunto)
Cosa mangiano i centenari sardi? La dieta della blue zone
Gli studiosi concordano su una cosa: a rendere barbaricini e ogliastrini particolarmente longevi contribuisce in maniera importante la cucina sarda .La dieta sardo-mediterranea è ricca di vegetali e di proteine animali derivate dal latte (in particolare di capra e pecora). Ecco una lista di alcuni alimenti e abitudini alimentari salutari che possono aver contribuito a rendere l'Ogliastra una blue zone:
- Consumo di olio d'oliva
- Consumo di formaggi sardi come il casu axedu (ricco di probiotici)
- Un po' di vino durante i pasti
- Poca carne rossa
Altre blue zone nel mondo
La Sardegna non è l'unica terra che può vantare delle blue zone, anche se in verità le zone ad alta longevità individuate dagli studi sono solo altre quattro in tutto il mondo:
- Okinawa (Giappone)
- Loma Linda (California)
- Penisola di Nicoya (Costa Rica)
- Icaria (Grecia)
Cosa hanno in comune i centenari di queste aree geografiche? Le popolazioni dell'Ogliastra, di Okinawa, Loma Linda e Icaria, secondo gli studi, sono abituate ad uno stile di vita quasi monacale . Mangiano poco e bene, adottano una dieta ricca di verdure e fanno un'attività fisica moderata. Ad Okinawa, per esempio, si beve tanto té e le verdure sono protagoniste assolute della dieta, insieme al pesce, al tofu e al riso. Il risultato è che non si viene considerati adulti prima dei 55 anni e il paradiso della longevità giapponese è al primo posto al mondo per percentuale di anziani.
- Ritratto anziana: Pixnio
- Pecorino: Pixabay, Autore: PDPhotos