Artigianato locale - L'arte dei cestini sardi

  • Cestini sardi - Intreccio

I cestini sardi sono raffinati prodotti dell' artigianato locale . Ad oggi, la lavorazione tradizionale non solo permette di realizzare i più rustici cestini/contenitori, ma anche splendidi cestini d'arredo .

La cesteria - La tradizione dell'intreccio in Sardegna

L' arte dell'intreccio è diffusa su tutta l'isola fin dalla preistoria. I cestini , infatti, sono realizzati da sempre con materiali facilmente reperibili sull'isola e con tecniche che si sono affinate nel corso dei secoli al fine di trasmettere un'arte che fosse semplice e funzionale.

Nell'ambiente agropastorale della Sardegna le case di pastori, contadini e artigiani risultavano scarne di mobilio ma assai ricche di cestini , polifunzionali e quindi adattabili a diversi contesti. Generalmente i cesti erano (e nelle dimore arredate in stile tradizionale lo sono ancora) appesi a una parete o esposti su ripiani.

Ad oggi, il cresciuto interesse dei turisti per i manufatti sardi ha portato due conseguenze, una positiva e l'altra negativa. Se da una parte la necessità di andare incontro alle predilezioni dei turisti ha fatto sì che i "vecchi" cestini si arricchissero di dettagli più moderni , dall'altra ha causato, in alcuni casi, il venir meno dell'accuratezza nella lavorazione.

I cestini sardi moderni sono più colorati : al classico nero si sono sostituiti inserti variopinti in rosso , blu o verde.

Tecniche di intreccio e le tipologie di cesti sardi

Le tipologie di cestini sardi sono sostanzialmente tre: sa corbula , sa canistedda e sa pischedda .

La Corbula è l'elemento d'arredo per eccellenza. Si tratta di un cestino di uso domestico con forma conica, privo di manici e talvolta arricchito da coperchio, spesso appeso alle pareti per la sua funzione estetica oltre che pratica.

Materiale cesti sardi - Rafia I materiali utilizzati per questi tipo di cesto variano dalla paglia di grano , all' asfodelo , dal giunco alla palma nana ( cestini in rafia ). La tecnica di intreccio utilizzata per la creazione dei cesti in giunco e in asfodelo è detta "a crescita continua" .

In sostanza l'intreccio procede per spirali in cerchi concentrici: per ancorare un giro al precedente, le artigiane utilizzano dell'acqua e un oggetto perforante (anche un osso di pollo appuntito) al fine di fermare i punti.

A creare le corbule sono spesso, secondo la tradizione, le mani esperte delle donne sarde . Per la realizzazione di questi cesti, talvolta arricchiti con dischi di stoffa e con motivi geometrici della tradizione sarda , è necessario preparare adeguatamente i materiali.

Giunco - Pianta per i cestini sardi Le piante vengono raccolte in particolari momenti dell'anno, in armonia con le fasi lunari, al fine di evitare l'attacco di muffe e insetti. Successivamente le piante vengono ridotte in lamelle e fatte essiccare al sole .

Il calore naturale è fondamentale per mantenere intatto il materiale del cesto, motivo per cui, anche a realizzazione conclusa, i manufatti necessitano di essere conservati in un ambiente caldo . Le corbule, insieme ai canestri (la seconda tipologia di cestini sardi), sono tradizionalmente parte del corredo della sposa . Nel mondo agropastorale sardo, infatti, questi strumenti sono ritenuti indispensabili per fare il pane .

Il canestro (canistedda) è un cesto basso e largo realizzabile in quattro dimensioni : grandissimo (oltre un metro), medio, piccolo e piccolissimo.
Sa pischedda è il cestino da lavoro: viene utilizzato per la sua praticità e rusticità per raccogliere frutta e funghi o per il trasporto di altri alimenti. E' l'unica tipologia di cestino sardo che presenta un manico . E' realizzato in canna .

Luoghi di produzione dei cestini sardi

La cesteria è un arte diffusa in tutta la Sardegna, tuttavia ci sono aree più o meno famose per la realizzazione dei cestini.

L' oristanese -  ricco di stagni e di zone palustri in cui crescono le piante utilizzate per creare i cestini - è una delle zone più importanti per l'arte della cesteria.

A seconda della zona di produzione variano i materiali utilizzati: se nelle aree interne e collinari ( Ollolai , Olzai, Flussio, Montresta, Sennori ) si predilige l' asfodelo , nelle aree costiere, piane o palustri si utilizzano il giunco , la rafia e il grano .

Dove comprare i cesti sardi - negozi e vendita online

Sono diversi gli artisti sardi che vendono i cesti di ispirazione tradizionale all'interno dei loro laboratori artigiani . La Bottega dell'inteccio a Bonarcado, in provincia di Oristano , è il laboratorio di Luciana Salaris .

L'artista organizza esposizioni e vendite al dettaglio in tutto il territorio, in occasione di fiere o altri eventi. I cestini della Bottega sono disponibili anche su rivenditori online come Amazon .

Alessandra Floris è un'artista di Sinnai , nel cagliaritano. I suoi cestini sono preziosi oggetti d'arredo e sono spesso abbelliti con il giunco colorato o altre piante della macchia mediterranea, al fine di creare raffinati disegni.