Con i percorsi di trekking in Sardegna si può ritrovare il contatto più vero con la natura, attraversare sentieri articolati tra la macchia mediterranea, foreste, gole rocciose, fino ai promontori con la spettacolare vista sulle insenature costiere.
Trekking nella Sardegna del Nord
La regione della Gallura , nel nord Sardegna , offre ai visitatori percorsi escursionistici affascinanti, passando per le foreste fino ad osservare il mare e i suoi colori.
Un percorso facile è quello da Santa Teresa di Gallura allo Stazzo Lu Pinnenti , lungo 12 km, per circa 3 ore e mezzo di camminata. Una passeggiata senza particolari dislivelli del terreno. L’inizio del percorso è storicamente quello dalla torre spagnola oppure dalla chiesa campestre della Madonna del Buoncammino , tuttavia, si può arrivare nella zona di Rena Majore e imboccare la prima strada bianca a sinistra. Da qui si arriva dopo circa 12 chilometri in Località Saltàra , alla fine del percorso.
Da questa posizione di può intraprendere un secondo percorso, Saltàra-Conca Abalta . Dallo stazzo Lu Pinnenti si percorrono sentieri, prati e si incontrano muretti a secco fino a giungere al confine tra Santa Teresa e Tempio Pausania , zona con una fitta vegetazione. Da qui si prosegue ancora in un percorso articolato fino allo stazzo Conca Abalta, per un totale di 14 km.
Trekking nella Sardegna del Sud
Tra i luoghi di interesse per il trekking nella Sardegna del sud segnaliamo la foresta dei Sette Fratelli . Il sentiero da Baccu Malu a Castiadas è lungo 17 km, per 6 ore di cammino.
Il Parco Regionale dei Sette Fratelli è un luogo quasi disabitato dove la vegetazione è rigogliosa e verdissima, è attraversato dalla SS125 e si estende tra il Sarrabus e il Campidano. Il monte più alto è il Serpeddì , che supera di poco i 1000 metri, e all’interno della foresta di corbezzoli, lecci e sughere scorrono vari ruscelli.
Il Parco è abitato da circa 350 esemplari di cervo sardo , da aquile reali e altri mammiferi selvatici, come il cinghiale, il daino, il muflone . Un altro sentiero interessante, 16 km per cinque ore e mezza di cammino, è quello da Xorredus ad Armungia , paese nei pressi del fiume Flumendosa. Il sentiero trae origine dalla pista realizzata per il trasporto delle pietre di arenaria dal sito di Sa Mola alla sponda opposta del Flumendosa.
Il Sentiero Selvaggio Blu
Il Selvaggio Blu è forse uno dei più spettacolari sentieri escursionistici in Italia, certamente tra i più difficoltosi. Si divide in sette tappe all’interno del territorio di Baunei , da Pedralonga , monumento naturale sulla costa, passando per Portu Cuau, Cala Goloritzè , Baccu Mudaloru, Cuile Piddi e infine Cala Sisine e Cala Luna , meravigliose insenature che conservano tutto il loro fascino selvaggio.
I sentieri variano da tappe dalle 3 alle 6 ore con nessuna difficoltà tecnica, a tappe più difficoltose con discese in corda doppia alte fino a 45 metri e arrampicate. Per fare questo percorso di trekking vi consigliamo di contattare una guida e di seguire le preziose indicazioni per il bagaglio da portare con voi, l’essenziale è portare solo le cose che servono e restare più leggeri possibile. Si consiglia anche di non appesantirsi portando una tenda, infatti si dorme in genere all’aperto, ma almeno il leggero telo interno della tenda si può portare quando piove o fa molto freddo.
Le tappe possono essere personalizzate , scegliendo di fare le prime tre, più facili, o le ultime tre, per escursionisti allenati e esperti. Un altro suggerimento da tenere presente è quello di evitare se possibile la stagione estiva per avventurarsi nel Selvaggio Blu , il caldo eccessivo potrebbe essere invalidante e sarebbero necessarie grandi scorte di acqua. Percorrendo le tappe di questo straordinario percorso, potrete apprendere anche note storiche e ambientali, riguardanti la storia del sentiero e la vita dei pastori e dei carbonai che battevano la zona.
- Selvaggio Blu: Flickr, Autore Roberto Cossu
- Panorama in Gallura: Flickr, Autore laura_aura71
- Cime dei Sette Fratelli: Wikimedia, Autore Robur.q
- Cala Goloritzè: Flickr, Autore Roberto Cossu